Aloe Arborescens
INFO GENERALI SULLA PIANTA DI ALOE ARBORESCENS
L’Aloe Arborescens è una pianta succulenta della famiglia delle Aloacee, usata sia come pianta ornamentale nei giardini rocciosi, sia come pianta medicinale con forti poteri disintossicanti. È una pianta perenne, alta sino a 4 m molto ramificata, in natura si espande in grandi cespugli con grandi infiorescenze. Le foglie sono lunghe fino a 50 cm con dentellature spinose sporgenti di circa 5 millimetri. Il grande entusiasmo che da secoli ha caratterizzato l’uso dell’Aloe per motivazioni alimentari, salutistiche, cosmetiche e fitoterapiche ha dato luogo ad una larga diffusione di questa pianta officinale nella medicina popolare. Solo dagli anni ’40 è iniziata un’intensa attività di ricerca analitica, che ha permesso di stabilire quantitativamente le diverse proprietà molecolari e le caratteristiche chimico-fisiche e biochimico-nutrizionali dell’Aloe. Recenti ricerche hanno permesso di arricchire le conoscenze sulla composizione chimica dell’Aloe; i risultati indicano che l’A. Arborescens è costituita da un ampio ventaglio di composti, che possono essere compresi in tre grandi gruppi:
• I Carboidrati, tra i quali spiccano i polisaccaridi mannani (acemannani);
• Gli Antrachinoni e le sostanze fenoliche presenti sulla cuticola della foglia, ad azione lassativa e depurativa, ma anche antiinfiammatoria, analgesica ed antimicrobica;
• Le molecole di importanza nutrizionale e funzionale, come sali minerali, vitamine, aminoacidi, sali organici, lipidi ed enzimi.
La composizione percentuale media in componenti chimici naturali della pianta di Aloe Arborescens, per 100 g di sostanza secca, presenta un valore di circa 7% di proteine, 2% di lipidi, 22% di ceneri, 70% di carboidrati, ed infine una percentuale quantitativamente non rilevante, ma biologicamente importante, costituita da vitamine, aminoacidi liberi e tutte le altre molecole organiche naturali che rappresentano una parte dei veri principi attivi, biologicamente efficaci e caratteristici della specie Aloe.
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE E FITOTERAPICHE DELL’ALOE ARBORESCENS
E’ proprio alla caratterizzazione della composizione dell’Aloe che si devono le attuali conoscenze scientifiche sulle sue innumerevoli proprietà che permettono l’uso di questa pianta officinale per una vasta gamma di piccole e grandi patologie. L’Aloe Arborescens ha moltissimi e documentati effetti benefici sulla salute citati in letteratura scientifica in diversi studi sperimentali e nelle ricerche cliniche controllate attraverso sperimentazioni su animali, pubblicate su importanti riviste internazionali in campo biomedico e che mettono in evidenza i vari aspetti benefici dell’aloe: disintossicante naturale, efficace stimolatore e regolatore del sistema immunitario, antinfiammatorio, analgesico, antisettico, stimolante della rigenerazione tissutale, cicatrizzante, antiossidante, antinvecchiamento rendendola un potente rimedio per numerose patologie anche severe.
Una scuola di pensiero supportata da studi effettuati soprattutto da ricercatori statunitensi e sudamericani sostiene che le proprietà fitoterapiche di questa specie di Aloe possono essere riferite esclusivamente alle molecole polisaccaridiche di acemannano; più verosimile appare l’affermazione che gli effetti positivi evocati nell’organismo dipendano dalla sinergia di tutti i componenti della pianta. E’ quindi importante considerare che è l’Aloe nell’interezza delle sue parti botaniche, della sua composizione biochimica e delle sue caratteristiche biologiche a determinare un variegato ventaglio di proprietà fitoterapiche.
• PROPRIETA’ ANTOSSIDANTI. Le proprietà antiossidanti appartengono a tutte quelle molecole in grado di neutralizzare i numerosi tipi di radicali liberi dell’azoto e dell’ossigeno e le specie reattive dell’ossigeno, responsabili di alterazioni e distruzione di molecole e strutture subcellulari, che causano insorgenza di processi di invecchiamento e situazioni precancerose. Le molecole antiossidanti presenti nell’Aloe Arborescens comprendono manganese e rame, vit. B2, C ed E e le molecole Antrachinoniche e fenoliche.
• PROPRIETA’ ANTINVECCHIAMENTO. L’Aloe Arborescens presenta un vero e proprio effetto di ringiovanimento dell’aspetto dell’individuo svolgendo due azioni peculiari: aumenta di 6-8 volte la produzione e lo sviluppo di fibroblasti, stimola i fibroblasti ad una maggiore produzione di collagene. La sinergia di questi effetti tende a ringiovanire la pelle, riorganizzando le normali strutture dell’apparato tegumentale e riducendo le rughe.
• PROPRIETA’ ANTIBATTERICHE, ANTIMICOTICHE E ANTIVIRALI. La capacità dell’Aloe Arborescens di contrastare lo sviluppo di batteri e funghi è conferita dalla presenza di due acidi organici (ac. Cinnamico ed ac. Crisofanico) che svolgono attività citotossica sulla parete della cellula patogena, dovuta alla componente antrachinonica della molecola. La proprietà antibatterica è invece svolta dai glicosidi a struttura antrachinonica (ac. Aloetico ed Aloine) con il contributo dell’acemannano e dell’enzima bradichinasi. L’azione sinegica di tutti questi fattori coinvolge anche il sistema immunitario con attivazione di macrofagi e produzione di interleuchine.
• PROPRIETA’ ANTINFIAMMATORIA ED ANALGESICA. L’azione calmante e lenitiva svolta richiama quella di farmaci antinfiammatori di sintesi, escludendo gli effetti collaterali tipici di questi ultimi, ed è ad opera di Camposterolo, Beta-sitosterolo e Luteolo, che agiscono producendo inibizione degli effetti delle Prostaglandine. Il controllo del processo infiammatorio è dovuto all’acemannano che attiva i fagociti e alla bradichinasi che degrada Bradichinina e Interleuchine. Infine la presenza di Ac. Acetilsalicilico e Ac. Cinnamico assicura un’azione analgesica e lenitiva.
• PROPRIETA’ CICATRIZZANTI. L’Aloe partecipa al processo di cicatrizzazione delle ferite attraverso due componenti: quella ad alto peso molecolare degli acemannani e quella a basso peso molecolare degli antrachinoni, dei triterpeni e delle saponine. Gli acemannani stimolano l’attività dei macrofagi con produzione di segnali chimici che incidono sulla proliferazione cellulare dei fibroblasti coinvolti nelle fasi terminali della rimarginazione delle ferite. Essi, inoltre, sono coinvolti nell’inibizione dello sviluppo di vari microrganismi nella ferita.
• PROPRIETA’ IMMUNOMODULATRICE. Nell’A. Arborescens questo tipo di attività è svolta dagli acemannani che stimolano attivamente la risposta dei linfociti, generando una stimolazione della produzione delle cellule T e dell’attività dei macrofagi, con produzione di interleuchine a forte attività immunogena. Il potenziamento del sistema immunitario è, inoltre, accentuato dalla presenza di glicoproteine come l’Aloctina A e B, che svolgono un ruolo determinante nell’inibizione della crescita del fibrosarcoma e di altri tipi di cellule tumorali.
• PROPRIETA’ IPOGLICEMIZZANTI. In questa pianta officinale sono presenti due frazioni di acemannano (Erborano A e B) che determinano un significativo abbassamento della glicemia a digiuno ed, inoltre, risolvono le ulcerazioni cutanee associate alla sindrome diabetica.
• PROPRIETA’ ANTITUMORALI. Numerosi risultati ottenuti con l’uso di Aloe nella medicina popolare, riportati in pubblicazioni divulgative o scaturiti da osservazioni cliniche pubblicate su riviste di importanza internazionale, hanno dimostrato su basi scientifiche, la potenzialità terapeutica antitumorale di questa pianta. Un’estesa bibliografia sta dimostrando l’effetto antitumorale di vari componenti attivi dell’Aloe su cellule precancerose e cancerose in vitro e su vere e proprie condizioni di neoplasie in animali da esperimento, uomo e animali domestici. Questa azione appare legata alle proprietà immunostimolanti dell’acemannano e delle glicoproteine, alle proprietà Antivirali e citotossiche degli antrachinoni e a quelle antiossidanti dei fenoli e di alcune vitamine.
È Consigliato:
Durante i cambi di stagione come depurativo e disintossicante. Come integratore Alimentare nelle diete bilanciate ipocaloriche a supporto dell’organismo. Nella digestione difficile, acidità di stomaco e rischio di ulcere. Agli sportivi come buon integratore di Minerali, Vitamine Aminoacidi ed Enzimi. Per rafforzare le difese immunitarie.
Apporta:
Una gamma di principi naturali (Minerali, Vitamine, Enzimi, Aminoacidi) capace di migliorare le regolazione metabolica.
Mucopolisaccaridi ad alto peso molecolare capaci di stimolare il sistema immunitario.
I risultati della ricerca oncologica sull’Aloe Arborescens:
E’ da tempo che vari ricercatori, in tutto il mondo, stanno valutando con attenzione gli effetti sull’organismo di alcune delle sostanze contenute in questa pianta e i meccanismi molecolari che li determinano.
Moltissimi degli studi finora effettuati, e che hanno fornito in alcuni casi risultati interessanti, sono stati condotti solo in vitro, cioè in provette e su cellule coltivate in laboratorio, oppure in vivo su particolari modelli sperimentali di cellule animali. Pochi, invece, rispetto alla miriade di lavori sull’Aloe che ci sono circolazione, sono stati condotti sull’uomo. Alcuni ricercatori, tuttavia, hanno condotto interessanti studi clinici anche sull’uomo ovvero su pazienti realmente malati di tumore arrivando a proporre l’utilizzo dell’Aloe Arborescens addirittura come complemento alimentare coadiuvante i trattamenti standard per le patologie tumorali.
Fra questi spicca l’italiano Paolo Lissoni, Oncologo Medico presso il Reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale S.Gerardo di Monza, che ha pubblicato alcuni dei più importanti lavori sull’argomento come quello di seguito riportato (1).
Di fronte ai numerosi composti attivi presenti nell’Aloe, l’attenzione degli esperti si è concentrata soprattutto su alcune molecole capaci di influenzare il sistema immunitario come per esempio l’Acemannano, che in modelli sperimentali è in grado di stimolare la produzione di molecole chiamate citochine, o l’Aloeride, un forte stimolante del sistema immunitario.
L’Emodina, contenuta nelle foglie di Aloe vera ed Aloe Arborescens, blocca in vitro la crescita delle cellule e stimola l’apoptosi ovvero il processo di “morte programmata”, fondamentale nella lotta contro il cancro perché permette all’organismo di eliminare le cellule tumorali. Alcuni studi in vitro hanno dimostrato in particolare che l’Emodina è efficace contro le cellule di
tumore di testa-collo e di tumore del fegato e del polmone (2).
Approfondimenti:
Aloe Arborescens e sistema immunitario
Il nostro sistema immunitario innato è costituito, prevelentemente, da globuli bianchi (leucociti). Tra questi, i Neutrofili ed Linfociti sono i più presenti (Neutrofili 40 – 76%, Linfociti 15 – 48%). Dopo chemioterapia il numero di linfociti nel nostro sangue tende a diminuire drasticamente compromettendo, quindi, la nostra fisiologica ed innata capacità di difenderci. In uno studio clinico del 2009, il dr. Paolo Lissoni ha dimostrato l’importanza di associare l’Aloe Arborescens al trattamento chemioterapico in pazienti con carcinoma metastatico. Nelle more del succitato lavoro si legge, infatti, che l’aggiunta di questa pianta al suddetto trattamento standard sembra essere in grado non solo di scongiurare la riduzione dei linfociti ma, addirittura, di favorirne un loro significativo aumento (1)
(1) P. Lissoni, F. Rovelli, F. Brivio et Alii (2009 a), A randomized study of chemotherapy versus biochemotherapy with chemotherapy plus Aloe Arborescens in patients with metastatic cancer, In Vivo 23: 171 – 175 in R. Capasso, M.
Laudato, G. Grandolini, F. Capasso, Aloe: Aspetti botanici, chimici, farmacologici e clinici, Springer – Verlag Italia,
Milano, 2013
Aloe Arborescens e morfologia cellulare
Uno studio molto interessante, in vitro, è invece quello del ricercatore cinese Hong- Zin Lee della School of Pharmacy della China Medical University.
Questo ricercatore ha dimostarto, in vitro, che l’Emodina (sostanza antrachinonica presente in molte piante quali Rabarbaro, Senna, Frangula ed Aloe Arborescens e Vera), è in grado di agire sulla morfologia cellulare di alcune cellule tumorali ed indurne l’apoptosi. Lo studio ha esaminato gli effetti ed i meccanismi di morte cellulare Emodina indotta su una linea di cellule di carcinoma squamoso denominata CH27 (che è unmodello sperimentale di carcinoma polmonare umano) (2) (2) Changes in CH27 cell morphology during emodin-induced apoptotic cell death. Shown are phase-contrast views of CH27 cells cultured for 4 (A and B), 16 (C and D) and 24 h (E and F) in control (A, C and E) or 50 mM emodin
treatment (B, D and F). Bar = 50 mm.
Gel di Aloe Vera ad uso esterno:
Per uso esterno, in creme, gel, lozioni, ecc, la pianta più utilizzata tra le due è senza dubbio l’Aloe Vera.
Questo perchè le sue foglie sono molto più grandi, spesse e carnose rispetto a quelle dell’Aloe Arborescens e, quindi, proprio per questo, molto più ricche di preziosissimo “gel”. (3) Il motivo per cui l’Aloe Vera, ovvero il gel contenuto nelle sue foglie, viene utilizzata per la formulazione di moltissimi rimedi per uso esterno è legato alle proprietà capillaroprotettrice, antiinfiammatoria, antiossidante, lenitiva, radioprotettiva e cicatrizzante di alcuni tra i suoi componenti.
Tra questi vanno ricordati:
– la Vitamina C e la Prolina per la loro capacità di promuovere la formazione di collagene ed
aumentare, quindi, la resistenza dei capillari cutanei
– l’enzima Bradichinasi e gli steroidi vegetali Lupeolo, Beta Sitosterolo e Campesterolo per
la loro azione specifica contro la bradichinina e gli altri fattori dell’infiammazione
– la Vitamina C, leVitamine B2 e B6, la Vitamina E , il Manganese ed il Rame per il loro effetto antiossidante ed antinvecchiamento cellulare (azione contro i radicali liberi) – la Vitamina A, il Retinolo, il Beta Carotene per il loro effetto dermoprotettivo. Tuttavia, contro le radiazioni vere e prorie (come quelle da radioterapia), sembrano intervenire, più specificatamente, altre sostanze quali l’enzima antinfiammatorio Bradichinasi, l’Isobarbaloina e l’Acido Salicilico che, insieme al polisaccaride Acemannano, aiutano i processi di esfoliazione e riepitelizzazione cutanea favorendo la cicatrizzazione di ustioni, ferite e lesioni varie
In un noto studio clinico, condotto su trenta pazienti con ustioni di II grado, Khorasani G. et alii, hanno dimostrato la maggiore efficacia di una crema a base gel di Aloe Vera vs un
trattamento esterno standard con Sulfadiazina d’argento (SSD).
I soggetti trattati con la crema a base di gel di Aloe Vera sono guariti più velocemente (16 gg)
rispetto a quelli trattati con SSD (19 gg).
Articolo di:
Energia delle Piante